Vita da escort

Com’è la vita di una escort, ovvero di un’accompagnatrice? Sono tante le persone che se lo chiedono e non è sempre facile trovare una risposta precisa. Per tutti coloro che volessero saperne di più, che sono curiosi, ecco una interessante intervista presa da Huffington Post, apparsa originariamente su Quora.

Protagonista è Talya De Fay, donna che si è aperta senza remore a raccontare questa professione.

La prima domanda che le è stata fatta è quanto guadagna una escort. La risposta non è scontata: “varia di giorno in giorno, il massimo mai fatto nel corso di un week-end è stato di circa 10.000 dollari australiani”. Il denaro viene usato da Talya per le sue tre case, oltre che in viaggi e alla famiglia.

Alla domanda ti consideri intelligente, la ragazza ha risposto di “si, soprattutto con le aree interpersonali. L’ultimo test del QI era di 121. Molte persone che lavorano nel settore sono donne molto intelligenti che studiano diritto, biologia o medicina e fanno questo lavoro solo per incassare un extra per lanciare una propria attività”.

La domanda seguente è stata perché hai scelto di essere un’escort? Talya ha intrapreso la strada due volte. La prima, aveva bisogno di soldi e ha provato con i massaggi sensuali e un servizio completo in seguito. Poi lasciato ed è tornata, parole sue, “a questo lavoro a tempo pieno”.

Quando si entra nel dettaglio di come si svolgono gli incontri, la ragazza rivela che non c’è sempre il sesso di mezzo. A volte si parla di quello che accade ai clienti nella loro vita, quali ostacoli devono affrontare, ecc. Ci sono anche clienti che restano in silenzio e lo trovano confortevole. In realtà, la serata dipende molto dal tipo di compagnia di cui hanno bisogno in quel momento.

Adesso cosa fa Talya? Come si definisce lei, opera come “operatrice sessuale”. In passato ha fatto l’escort, ma preferisce di gran lunga questo nuovo lavoro: si viene pagate di meno per ogni ora, ma non si perde tempo a ricevere telefonate, non bisogna gestire i perditempo, l’organizzazione di un posto e le varie prenotazioni.

Infine, Talya ci tiene a precisare che quella di iniziare a fare questo lavoro è stata una sua scelta, non è mai stata costretta da nessuno.

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